Scontro acceso tra il ministro Giuli e il Corriere della Sera: l’intervista “censurata” finisce su Facebook. La replica del quotidiano.
Dopo la stoccata del ministro Giuli su Cinecittà, la tensione tra il titolare del Mic e il Corriere della Sera si è infiammata a causa di un’intervista che, secondo il ministro, sarebbe stata “censurata” dal quotidiano. La vicenda è esplosa pubblicamente con un post su Facebook e ha subito generato una replica ufficiale da parte della direzione del giornale di via Solferino. Al centro del contenzioso, anche un editoriale critico di Ernesto Galli della Loggia sulla cultura della destra.

Le accuse del ministro Giuli
Alessandro Giuli ha raccontato su Facebook l’evoluzione della vicenda, come riportato da Open, sostenendo che il Corriere della Sera inizialmente gli avesse chiesto una replica a un editoriale “velenoso” firmato da Ernesto Galli della Loggia sulla cultura di destra.
Successivamente, la richiesta sarebbe mutata in una “intervista a tutto campo“, con la prima domanda incentrata proprio sull’editorialista. “Ma siccome la risposta alla domanda non piace decidono di non pubblicare l’intervista“, ha dichiarato il ministro, che ha poi deciso di pubblicarla autonomamente sul proprio profilo Facebook. Dunque, Giuli non ha risparmiato accuse di censura.
La replica del Corriere della Sera
Il Corriere della Sera non ci sta e la sua replica è arrivata attraverso una nota ufficiale diffusa all’Adnkronos e riportata da Open. Il quotidiano ha precisato che “dieci giorni fa avevamo chiesto intervista al ministro su quanto accadeva al ministero ma ce l’ha negata“.
Domenica, prosegue la nota, il ministro avrebbe poi accettato un’intervista, ma si sarebbe concentrato unicamente sull’editoriale di Galli della Loggia, chiedendo “le sue dimissioni da un incarico culturale con un contorno di insulti“.
Secondo la direzione del Corriere, al ministro è stato proposto di replicare con una lettera alle critiche ricevute: “Nessuna censura. Lui ha rifiutato. Se cambierà idea siamo pronti a pubblicarla. Il resto è una polemica pretestuosa e senza fondamento“. Il giornale ha inoltre criticato il contenuto dell’intervista, affermando che “si nega anche l’evidenza rispetto a quanto sta accadendo nel suo ministero“.